Rinnovare casa con una rinfrescata alle pareti

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Rinnovare casa con una rinfrescata alle pareti

Tinteggiare le pareti è il modo più facile e veloce per rinnovare l’aspetto della tua casa. Quindi cosa aspetti? Leggi questo articolo, guarda i video tutorial e datti da fare! Oppure se vuoi contattaci senza impegno per un preventivo.

Il primo passo da fare prima di tinteggiare è informarsi bene, quindi ti darò alcuni consigli utili per i tuoi interni. Il mestiere artigiano non si impara leggendo qualche riga su internet, o guardando qualche tutorial. Però se avete manualità e un po di esperienza non sarà così difficile. Un buon pittore edile non fa casini quindi se l’imbiancatura non è nelle vostre corde contattate un professionista.

  1. Coprire i pavimenti, i mobili e gli infissi
  2. Materiali e scelta dei colori
  3. Preparazione del supporto (pareti e soffitti)
  4. Come si tinteggia, tutte le tecniche
  5. Perché chiamare un professionista

Coprire pavimenti e mobili prima dell’imbiancatura

Questa fase poco considerata è invece molto importante. Ne va tenuto conto soprattutto nel caso di pavimenti in parquet, marmo o pavimenti in pietra porosi. In generale comunque il pavimento va coperto integralmente con cartone da cantiere (nuovo e pulito), è anche molto consigliato mettere prima del cartone uno speciale strato protettivo antigraffio in feltro (venduto in rotoli in qualunque Brico o rivendita edile). Guarda il video.

Coprire i pavimenti è solo la prima cosa da proteggere, vanno anche coperti bene e protetti in modo adeguato gli infissi, il battiscopa, le prese elettriche (farle smontare se possibile). Inoltre nel caso di mobilio anch’esso va adeguatamente protetto.

Materiali da scegliere per evitare le muffe

La scelta dei materiali è la cosa più importante. In questa fase è necessario fare molta attenzione, cercare di capire e farsi consigliare. Premesso che le situazioni vanno valutate caso per caso le pitture bioedili o ecologiche sono le migliori in assoluto per gli interni.  Perché scegliere una pittura ecologica o bioedile? La differenza tra questi due tipi di pittura sta nel fatta che la pittura cosiddetta ecologica può avere fino ad un massimo del 5% di componente petrolchimica, mentre la pittura bioedile ha ZERO componenti di derivazione petrolchimica.

I prodotti derivati dal petrolio in genere sono nocivi, soprattutto nella loro fase di produzione e commercializzazione ma anche quando si tratterà di rimuoverli (qualcuno potrebbe dire “chissenefrega, non devo mica farlo io”, ma è stato già detto più volte). Quello che però mi sconvolge è che i prodotti petrolchimici non hanno quelle caratteristiche che servono per una abitazione.

Uno dei maggiori problemi che si può avere in un ambiente interno è quello della salubrità. Le muffe e la condensa sono un problema annoso per le abitazioni, e le pitture petrolchimiche hanno amplificato questa problematica. Infatti non essendo traspiranti ne regolatrici dell’umidità, hanno necessità di un notevole ricambio d’aria per evitare la formazione della muffa. La condensa si crea con una umidità interna superiore al 42%, quando trova una superficie non traspirante, si posa e stagna in superficie creando la muffa. Nel caso invece di pareti traspiranti, come nel caso di intonaci e pitture a calce, l’umidità nell’aria viene assorbita e poi rilasciata gradualmente evitando così la formazione di condensa e muffe.

Tornando alla premessa iniziale ogni lavoro è un caso a sé. Quindi nessuno, su nessun forum specialistico online, vi potrà dare delle risposte certe se non è venuto a fare un sopralluogo. Questo però purtroppo avviene ed anche piuttosto spesso. La verità di certi forum edili è che devono per forza accreditarsi nei confronti di chi legge, perché il loro guadagno non sta nella soddisfazione del cliente che cerca di risolvere il problema della muffa, ma dalla pubblicità sul loro sito web.

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Muffa negli interni come risolvere

Come scegliere il colore per gli interni

La scelta del colore delle pareti dipende molto dall’arredamento, dal pavimento, dalle tende. Insomma bisogna avere un quadro completo di come dovrà essere la casa prima di poter decidere il giusto colore. Discussioni infinite su colori caldi e colori freddi, colori di tendenza come il viola di quest’anno, ormai riempiono il web. La verità è che bisogna assecondare il gusto del cliente, orientandolo verso la scelta più consona al contesto abitativo.

Quello che è necessario non è la semplice scelta del colore ma il tentativo di armonizzare tutto il contesto. L’esperienza in questo aiuta molto ma anche le moderne tecnologie. Case produttrici come Farrow & Ball o come La Sikkens Aczo Nobel forniscono per i professionisti diversi programmi per il progetto colore. Questi strumenti sono molto validi ed accurati, con migliaia di varianti. Alla moderna tecnologia, nel mio caso, posso aggiungere la mia trentennale esperienza nella decorazione d’interni (leggi anche la storia della mia famiglia https://www.solopittura.it/botteghe-di-famiglia-roma/).

Come si prepara una parete prima della tinteggiatura

La preparazione della parete è la base per una buona tinteggiatura. Ci sono diversi modi di preparare una parete e diverse fasce di prezzo, due sono i modi più usati. Il primo è con una stuccatura parziale e più economico, l’altro invece è con una rasatura completa delle superfici. Per il nostro caso e per questo articolo, trattandosi di una rinfrescata alle pareti forse il più adatto è la preparazione con la stuccatura parziale. Può essere effettuata quando la vecchia pittura è ben ancorata al supporto, e si tratta di  stuccare in definitiva tutti quei buchi creatisi nel tempo negli angoli o per aver affisso quadri o altro alle pareti o ai soffitti.

Provveduto alla stuccatura si può procedere dopo l’essiccazione, alla carteggiatura ed alla mano di imprimitura di fondo. Alla mano di fondo seguiranno due o più mani di tinta nel colore scelto fino a perfetta copertura. In tutti i casi per questo tipo di lavorazione è bene affidarsi all’esperienza dell’artigiano perché non sempre è possibile procedere come sopra descritto.

La preparazione mediante rasatura completa delle pareti è quella che da il miglior risultato. Infatti la rasatura rende perfettamente liscia le superfici e la tinteggiatura dovrà essere più accurata per non inficiare il lavoro di preparazione. Questa lavorazione ha un costo maggiore ed è maggiormente invasiva, anche se esistono rasature a calce che evitano la carteggiatura ed il fastidio della relativa polvere.

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Il vero mastro artigiano

Rullo o pennello? Come si tinteggia?

Sia il rullo che il pennello sono due modi validi per la tinteggiatura degli interni. Per le grandi metrature il rullo è di certo più veloce ma può essere utilizzato anche per finiture di pregio utilizzando rulli a pelo corto. Nei casi in cui la finitura è a vernice per pareti il rullo è più indicato, così come quando ci sono pareti grandi o colori forti. Per tutti gli altri casi il plafone (pennello grande da imbianchino) va benissimo.

Le tecniche per l’applicazione delle pitture sono varie. Per la calce ad esempio è necessario tinteggiare in tre mani, due mani in verticale ed una in orizzontale. Questo perché la calce non ha una copertura compatta, con questa tecnica otteniamo una trama di colore piacevole e abbastanza uniforme. Il rullo anche quello più fine lascia una leggerissima buccia (molta gradevole), mentre il pennello anche nella migliore delle ipotesi lascia comunque le righe del pennello. Utilizzando questi strumenti non è possibile eliminare le righe o la buccia al 100%, l’unica cosa che si può fare è utilizzare buone pitture, preparare bene il supporto e applicare bene la pittura per evitare antiestetiche righe o una buccia troppo grezza.

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