Quelli che si alzano alle sei

quelli che si alzano alle sei
Quelli che si alzano alle sei

Quelli che si alzano alle sei

Ieri i “Signori” parlamentari italiani hanno maturato il vitalizio, di questo si tratta anche se lo chiamano in modo diverso. Noi, quelli che si alzano alle sei di mattina quel vitalizio non lo possiamo neanche sognare. Ci sono persone alle quali tutto è dovuto per diritto divino ed altre alle quali non è dovuto proprio un bel niente. Giusto o ingiusto che sia è questa la nostra vita. Alzarci la mattina presto ormai è un’abitudine e molti di noi lo fanno anche il sabato e la domenica. Testa bassa, Durc sempre in regola e poche lamentele… però che palle!

Stamattina ho incrociato un gruppetto di finanzieri in borghese che verificavano alcune attività commerciali, ma perché non vanno a bussare al Parlamento? Come si dice a Roma “Tra cani nun se mozzicano”. Ovvero la Finanza è una parte dello Stato, quindi non va a controllare altri organi dello Stato con la stessa “cattiveria” con la quale fa la verifica reiterata ad un commerciante. Sia chiaro che ho rispetto delle Istituzioni e quando è stato il mio turno ho servito il mio Paese in un reparto operativo: però a tutto c’è un limite. Sempre oggi ho ascoltato l’allenatore della Roma Di Francesco in tv, ed ha concionato sul concetto di “resilienza”. Com’è bislacco da parte di chi percepisce milioni di euro parlare di saper resistere, affrontare e superare le difficoltà.

Il futuro sempre più incerto

Mi rendo conto a volte che il futuro dell’artigiano è sempre più incerto. Pago l’INPS ma chi può dire se raggiunta l’età pensionistica potrò avere la pensione? Quale sarà l’importo? Nessuno può dirlo. Per ora pago e basta… che palle di nuovo! Purtroppo chi ha il posto al Ministero non potrà mai capire questo tipo di situazione, al massimo ti da una pacca sulla spalla e ti dice “che ci vuoi fare è la vita”. Però devo dire che non li ho mai invidiati, pur avendone le possibilità non ho mai aspirato ad un posto comodo in ufficio, lo trovo svilente, fantozziano. “Preferisco il freddo della trincea alla comodità del divano”, preferisco alzarmi presto la mattina piuttosto che percepire un vitalizio ingiusto che proprio non mi spetta.

Massimo Lattanzi

 

 

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